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La reazione speculativa della Borsa all’uscita di scena dalla Champions League della Juventus non si è fatta attendere e questa mattina il titolo della società bianconera, che ieri aveva chiuso al rialzo, è crollato al -21,8% in apertura di contrattazioni, poi è rientrato in asta di volatilità fino ad arrivare al -25% teorico. In seguito ha però recuperato.
Questa altalena era più che attesa e non deve spaventare troppo il numero a doppie cifre, perché alla vigilia del match contro l’Ajax, poiché, evidentemente, il mercato era fiducioso su un esito positivo della partita della Juventus, il titolo si era posizionato ai massimi. Oggi, invece, a salire è l’Ajax, che alla Borsa di Amsterdam ha registrato un +9% in apertura di contrattazioni.
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La Juventus aveva avuto alti e bassi anche in occasione della sfida con l’Atletico Madrid agli ottavi: in quel caso le azioni bianconere, dopo la sconfitta dell’andata, avevano registrato un -11% e dunque una perdita di circa 162 milioni di capitalizzazione, poi, dopo il match di ritorno vinto dagli uomini di Max Allegri, c’era stato un recupero del 38%.
Gli analisti finanziari si aspettano per questa stagione un rosso di oltre 60 milioni di euro per la Juventus, nonostante stia per conquistare lo Scudetto. Solo che il titolo nazionale è troppo scontato, quello che contava veramente, anche in Borsa, era la Champions.
Sui conti di fine stagione della Juventus peseranno tanti fattori, a partire dai quasi 70 milioni di euro all’anno spesi per Cristiano Ronaldo. La vittoria della Champions avrebbe garantito un aumento dei ricavi di altri 30-40 milioni di euro, ma ormai sono sfumati.
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